Il progetto, partito a gennaio 2018, ha l’obiettivo di abbattere il consumo di plastiche in uso
Plastic no More è frutto del lavoro di numerosi partner, con la Stazione Zoologica “Anton Dohrn” di Napoli, come capofila, nelle vesti del professor Silvestro Greco, Responsabile Scientifico, a cui si aggiungono importanti player come Slow Food International, l’Università di Scienze Gastronomiche di Pollenzo e Coripet
A partire dal 2011, grazie ad un miglioramento nella gestione operativa delle linee per la produzione di bottiglie in PET (tutti i formati), si sono ridotti più delle metà dei quantitativi di sfrido di preforme.
Olitalia è la prima azienda del settore oleario che aderisce al CORIPET, il consorzio che ha l’obiettivo di raccogliere e riciclare le bottiglie in PET di solo impiego alimentare, mediante una filiera dedicata (progetto “bottle to bottle”).
In linea con le recenti direttive approvate dal Parlamento Europeo per l’abolizione degli articoli in plastica monouso, Olitalia si è impegnata ad intraprendere un percorso volto alla diminuzione dell’impiego della plastica principalmente negli imballaggi dei prodotti finiti. A tal proposito all’interno dell’azienda sono stati eliminati i materiali monouso in plastica quali bicchieri, piatti, posate, cannucce e nei distributori automatici non sono più presenti bottigliette in plastica, mentre le bevande calde sono servite in bicchieri di carta e palette di legno. Olitalia ha deciso di sensibilizzare ulteriormente gli oltre 130 dipendenti distribuendo ad ognuno una borraccia in acciaio da 500 ml e installando diversi erogatori d’acqua all’interno di Olitalia e Acetaia per rifornirsi di acqua ambiente, refrigerata o frizzante.
Inoltre, sono state definite linee di condotta virtuose per evitare lo spreco energetico ed idrico e migliorare la raccolta differenziata.